domenica 21 novembre 2010

Rosa rossa

Una rosa rossa per te!

Una rosa rossa anche per me!

Una rosa rossa anche per chi...

martedì 15 luglio 2008


Viviamo in due mondi diversi io e te
Sappiamo di essere soli
Cerchiamoci
Trovami
Amor
mio
Amor
Trovami
Cerchiamoci
Sappiamo di essere soli
Viviamo in due mondi diversi io e te
Raccogli il sole da questi fiori
Porta la vita in te
Respira
Ora
Respira
Porta la vita in te
Raccogli il sole da questi fiori
Viviamo in due mondi diversi io e te
Ascolta il tuo cuore, la musica
Comprendimi
Seguimi
Vivi
Seguimi
Comprendimi
Ascolta il tuo cuore, la musica
Viviamo in due mondi diversi io e te
Mostrami la natura, il cosmo
Scherza e sorridi
Felice
Scherza e sorridi
Mostrami la natura, il cosmo
Viviamo in due mondi diversi io e te
Ora siamo di fronte l'un l'altro
Guardarci dentro l'anima
Lasciarci andare
Intrecciarci
O
Tenere gli occhi bassi
E fuggire
Tenere gli occhi bassi
O
Intrecciarci
Lasciarci andare
Guardarci dentro l'anima
Ora siamo di fronte l'un l'altro
Viviamo in due mondi diversi io e te


venerdì 28 settembre 2007

La Forza sia con te!


La vera forza sta nel coraggio di affrontare la morte, la propria morte, nell'accettare ogni momento come se fosse l'ultimo. Quando sono stanco, spesso penso alla morte e la morte è già avvenuta, tutta la vita ci appare come un libro dalle infinite pagine, una storia che si svolge davanti ai nostri occhi e che è soltanto ricordo, ricordo di noi, dell'umanità, della fragilità dell'esistenza.

martedì 18 settembre 2007

E non fatemi incazzare!!!

Zucca Zuppa

foto di zucche

La cucuzza voleva diventare un uomo:
alto, colto, magro, bello, intelligente,
ricco e simpatico.
Sua madre non voleva.
Suo padre lo picchiava.
Allora lui si strappò un seme dal cuore
e lo fece diventare una partita a scacchi.
Vinse e scoprì che non poteva perdere.
Amareggiato, si dissolse
scomparendo a dadini.
"Buona la zuppa
con la zucca!"

domenica 16 settembre 2007

Fine del viaggio!



Duole il petto del viandante,
si trascina in solitudine
lungo il muro coperto di ortiche,
fino al baratro che scopre l'infinito.

In alto, le nubi che
portano la vita ristagnano
prigioniere del cristallo
dell'atmosfera.

Sacrilego, il demone volge il suo
sguardo verso il tramonto e il
tuono delle sue colpe lo atterrisce.

Incurante, si rialza dal fetido
fango ove giace la sua
spoglia mortale:
un'altra occasione per rubare
nettare e ambrosia alle
sponde feconde dell'amore.

T.V.T.T.B.